Geograficamente si va quindi dalla quota massima dei 4.569 metri della punta Gnifetti ad Alagna sino ai minimi dei 263 metri di Gattinara ed ai 268 di Romagnano Sesia, con le varietà dei paesaggi che ne derivano.
Morfologicamente il territorio del GAL costituisce la parte superiore di quella “specie” di clessidra piegata a sinistra – cioè verso Ovest – che rappresenta la provincia di Vercelli, il cui ”imbuto” e costituito dalla strettoia di Borgosesia e Serravalle Sesia. La Valsesia infatti nasce ai piedi del Monte Rosa tra la Valle Anzasca (Valle di Macugnaga) e quella del Lys (Val d’Aosta); si snoda tra la Valle Strona e le vallate Biellesi, fiancheggia il lago d’Orta e sbocca tra Romagnano e Gattinara a 65 chilometri dal suo inizio. Con il nome “Valsesia” si indica il bacino montano del fiume Sesia, a monte della stretta di Romagnano, con l’esclusione però della valle del Sessera, legata tradizionalmente al Biellese.
Il fiume Sesia nasce all’altezza di 2.700 metri dai ghiacciai del Monte Rosa. Le acque vengono ingrossate dai ruscelli di Bors e di Flua e da diversi altri torrenti. Tra Alagna e Varallo si uniscono l’Otro, il Mud, il Vogna, il Sorba, il Sermenza ed il Mastallone. Le molte valli che compongono l’alta Valsesia sulla carta geografica le danno l’aspetto curioso di un albero dalle molte ramificazioni, cui il ramo più robusto e la Val Grande che conduce da Varallo ad Alagna ed al Monte Rosa.
Il Gruppo del Massiccio del Rosa – che infatti orograficamente è una catena – è il sostegno di tutto il sistema montuoso che contorna il Nord Ovest della pianura padana; ciò appare ben evidente dalle pianure del Piemonte e della Lombardia, verso le quali si presenta con una serie di dorsali che si irradiano in tutte le direzioni. Il nucleo principale del complesso montuoso è compreso tra il Colle del Lys e l’Alt Weisstor, con un forte contrasto tra l’altipiano ghiacciato del versante svizzero e le alte pareti dei versanti italiani del Sesia e dell’Anzasca. Dalla parte valsesiana si stacca a sud, a partire dal Col d’Olen, il contrafforte del Corno Bianco, il quale si articola con dorsali che formano i valloni tributari della Val Grande della Sesia e termina al Colle del Loo, dove hanno origine le prealpi biellesi.
A est invece, prendendo l’avvio dal Colle delle Locce, si forma un più complesso e ramificato sistema che, al di la del Colle del Turlo stacca due dorsali: una corre a sud culminando nel Monte Tagliaferro per separare la Val Grande dalla Val Sermenza. L’altra si spinge a Est per fiancheggiare su di un lato la Valle Anzasca e per determinare sul lato opposto il formarsi della Val d’Egua, della Val Mastallone e della Val Strona. La Val Grande riceve da sinistra il tributo delle acque della Val Sermenza (confluenza a Balmuccia) e della Val Mastallone (confluenza a Varallo).
Oltre lo snodo territoriale orografico di Borgosesia, l’area Collinare, con i suoi 4 comuni dell’area vercellese ed i 6 comuni appartenenti alla Provincia di Novara, si riapre a imbuto rovesciato verso la pianura e comprende tutta l’area pedemontana attorno all’asta del Sesia del territorio provinciale, costituendo anche la parte più a nord della Baraggia piemontese e rappresentando la naturale delimitazione geografica del territorio della Valsesia, come definita storicamente al di là delle divisioni geopolitiche provinciali degli ultimi decenni.
Le terre collinari caratterizzate dalle coltivazioni di vigneti, oltre a conferire all’ambiente un profilo affascinante e caratteristico, coniugano l’affetto per le vigne (il Nebbiolo in particolare, vitigno sovrano da cui derivano gli ottimi vini Gattinara e Boca) al paesaggio e a produzioni di per sé in grado di qualificare la zona nel contesto enologico del Nord Piemonte in modo universale.
Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale.
L'Europa investe nelle zone rurali.
PSR 2014 - 2020, Misura 19 - Supporto allo sviluppo locale LEADER